Faccio parte del nostro Circolo da diversi anni e credo di averne viste di tutti i colori. Però, pensando ai soci più recenti e soprattutto alle persone che stanno valutando se iscriversi, mi sono detto che sarebbe stato utile mettere alcune cose nero su bianco.
Leggete se vi fa piacere, commentate se volete, aggiungete se ho trascurato qualcosa. Ma che nessuno dica di non essere stato avvertito!!!
A come analisi post partita
Indispensabile. Dopo una vittoria serve a godersi un'altra volta il successo. Dopo una sconfitta fa capire che sarebbe bastato 7) Ab5 anziché 7) Ac4 per arrivare in sole ventisei mosse ad un comodo finale di torre e pedone contro alfiere e due pedoni praticamente vinto. Praticamente vinto a condizione di avere almeno un'ora di tempo residuo, conoscere i finali a livello magistrale ed avere frequentato elementari, medie e superiori in una scuola moscovita. L'analisi post partita viene effettuata su partite di Torneo. Otto volte su dieci la partita è di Mastro Pugli |
B come Bar
Punto di ristoro dove tradizionalmente il vincitore delle tappe di Grand Prix (premio intorno ai 5 euro) offre da bere ai partecipanti (costo intorno agli 8 euro). I soci più tirchi puntano alla seconda piazza per aggiudicarsi il relativo premio (circa 3 euro) e brindare a spese del vincitore. I soci totalmente privi di vergogna sostengono di non essere arrivati al primo posto per evitare una perdita economica. Il fatto che solitamente raggiungano a fatica i 3 punti su 7, rende del tutto incredibili le loro dichiarazioni. Il bar del Circolo è uno dei pochissimi luoghi in cui è ancora possibile bere una spuma come trent'anni fa. Il gusto è quello di allora. Secondo alcune malelingue, anche le bottiglie. |
C come Cuba
Storico socio dal look indescrivibile. Appassionato di scacchi che pratica da decenni pur rimanendone incredibilmente un 'portatore sano', trascorre circa sei mesi l'anno alle prese con il gioco dei re ed i restanti sei nell'America Centrale dove sostiene di praticare altre attività decisamente meno cerebrali. |
D come durata delle partite
Variabilissima. Il giovane scacchista è in grado di disputare più partite lunghe al giorno. Invecchiando, tali performance si rarefanno fino a sparire quasi totalmente ed essere sostituite da incontri semilampo o lampo. Il giocatore anziano si limita perlopiù ad osservare partite di altri commentandone le prestazioni e paragonandole (quasi sempre con disprezzo) alle proprie imprese passate. Mi accorgo solo ora di come la descrizione possa assomigliare moltissimo ad un diverso aspetto della vita dei soci. Purtroppo l'industria farmaceutica non ha ancora inventato pillole blu in grado di permettere di rimanere alla scacchiera per ore, con vigore immutato, anche in tarda età. |
E come en passant
Regola scacchistica di ostica dizione. In anni di Circolo ho sentito pronunciare:
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F come finali
Mi raccomando, studia i Finali! Questa da sempre è la raccomandazione principale fatta ai neofiti. Esistono mille manuali in proposito, più generici o più specifici, ma tutti con una caratteristica comune: il progressivo tritamento di una delle zone corporee maggiormente care agli scacchisti maschi. Alcuni esempi:
Mah…ad ogni modo questo vale solo per i vecchi. Quanto ai giovani…studiate i Finali, mi raccomando! |
.... continua alla prossima puntata